LA GNAM. PERCORSI TEMATIZZATI ALL’INTERNO DELLA GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNALA GNAM. PERCORSI TEMATIZZATI ALL

ETÀ: 6 – 10 ANNI

DURATA DELLA VISITA: UN INCONTRO - ORARIO: 9.30 -12.30; DAL MARTEDÌ AL VENERDÌ; PREFERIBILMENTE PRIMAVERA E AUTUNNO – LABORATORIO A VILLA BORGHESE

FINALITÀ. Il progetto intende sollecitare i bambini a una riflessione sullo spazio museale contemporaneo attraverso percorsi che analizzano tematicamente le opere appartenenti alla collezione permanente; ciò permette loro di crescere con nuove consapevolezze e affinare il loro senso civico e critico, nonché contribuisce ad alimentare quella pedagogia del patrimonio e conoscenza dei Beni Culturali del nostro Paese, che sono una base fondamentale della formazione della persona e dell’educazione complessiva del cittadino.

Percorsi all'interno di questa visita guidata

LA POP ART

VISITA – Un’arte per tutti. Il linguaggio usato dagli artisti che si rifanno alla Pop Art appare particolarmente adatto a fornire al bambino uno strumento per osservare e interpretare, in modo più consapevole, alcuni aspetti del mondo contemporaneo come la forte presenza della pubblicità, il ruolo dei mass media, etc. Partendo dagli artisti che ne hanno anticipato forme e contenuti (i Futuristi, Duchamp, e le prime avanguardie europee) la visita si concentra sulla visione delle opere di: Schifano, Rotella, Pascali, Angeli, Festa, Andy Warhol, etc.

LABORATORIO – Loghi pop. Partendo dall’analisi di noti loghi commerciali, scopriremo la loro genesi in quanto stilizzazioni grafiche di oggetti e concetti. I bambini realizzeranno dei quadri in cui il logo ritorna ad essere oggetto, rappresentato alla maniera dell’artista americano Andy Warhol mediante l’uso di soli due colori. Le opere con lo stesso soggetto verranno allestite in grandi cartelloni, per riproporre la serialità tipica dell’opera di Warhol.

LO SPAZIO

VISITA – Diamoci spazio! Tutti viviamo in uno spazio, ci muoviamo in esso e a esso ci rapportiamo. Lo spazio ci contiene, è un’entità astratta che non possiamo toccare. Ciascuno poi ha bisogno del proprio spazio, ma lo spazio è anche di tutti. Diverse esperienze pratiche permettono di approfondire il significato di spazio bidimensionale e tridimensionale, mentre nel percorso guidato il concetto di spazio diventa argomento fondamentale per la lettura di un testo artistico: dall’uso della prospettiva nell’Ottocento al concetto spaziale di Lucio Fontana.

LABORATORIO – Da tridimensionale a bidimensionale… e viceversa! I bambini giocheranno con il movimento reale e con la sua rappresentazione bidimensionale e tridimensionale, in modo da ottenere un effetto pop-up. In ultimo impareranno a far comunicare tra loro due spazi diversi, lo spazio del foglio e quello della realtà, opere alla maniera di Lucio Fontana.

IL MOVIMENTO

VISITA – Arte in movimento . Si mettono a confronto l’illusione di movimento e il movimento reale. Attraverso un’accurata selezione delle opere in collezione, si analizzano le opere in cui il movimento, illusorio o reale, è protagonista, come nel caso dei Futuristi, Pollock, Calder e degli artisti appartenenti al movimento Arte Cinetica.

LABORATORIO – Facciamo muovere l’arte! A scelta dell’insegnante si lavora sul concetto di movimento trasposto su una superficie bidimensionale, sull’esempio delle opere dei Futuristi osservate alla GNAM; oppure sul movimento reale attraverso la costruzione di un mobile sull’esempio dell’artista Alexander Calder.

IL GESTO

VISITA – Gesti d’artista . Ogni opera è frutto di un gesto, traduzione di un movimento dettato dalla nostra mano, che identifica però uno stato d’animo, un umore. O può essere anche la rappresentazione di un suono, di un pensiero, una poesia, un racconto, un odore, il ricordo di una città… analizzeremo alcune opere del di artisti quali Fontana, Hartung, Pollock, Novelli, Twombly, etc., per scoprire quanti gesti sono nascosti dietro un quadro.

LABORATORIO – Sgocciolando sulla tela. Alla maniera dell’artista americano Jackson Pollock, i ragazzi traducono un gesto, un movimento reale nato da un ritmo da una musica, in un segno-traccia sperimentando con il colore la tecnica del dripping, per realizzare tutti insieme una grande opera collettiva.

IL SEGNO

VISITA E’ il segno che fa il disegno. Un segno può assumere differenti valori espressivi: l’analisi dei diversi strumenti e supporti utilizzati dagli artisti ci aiuta a evidenziarli. I bambini con l’ausilio di un questionario individuano, osservano e commentano alcune opere in cui il segno è protagonista, tra queste quelle di Capogrossi, Novelli, Fontana, Pollock, etc.

LABORATORIOA ciascuno il suo segno. Insieme si realizza un campionario di segni, approfondendo il legame tra segno ed emozione. Poiché un segno può esprimere sia uno stato d’animo che degli aspetti caratteriali, ogni bambino è invitato a trovare un segno personale capace di raccontare se stesso, infine si crea una composizione collettiva ispirandosi all’opera di Giuseppe Capogrossi.

LA TEXTURE

VISITA – Trame d’arte. I bambini con l’ausilio di un questionario, devono individuare, osservare e commentare, alcune opere realizzate con materiali conosciuti e utilizzati nel loro quotidiano, ma che in questa sede assumono significati inaspettati. Si evidenzierà un percorso cronologico di opere di artisti che hanno fatto parlare la materia attraverso superfici particolarmente significative. Saranno analizzate le opere di artisti quali: Picasso, Braque, Burri, Rotella, Manzoni, etc.

LABORATORIO – La pelle delle cose. Mediante l’esperienza tattile di diversi materiali si introdurrà il concetto di texture. Verranno poi discusse collettivamente le qualità a questi attribuite, creando una relazione tra il senso del tatto e la sua espressione verbale. In un secondo momento ogni bambino potrà creare una propria opera facendo un collage a partire dalle textures di materiali ottenute mediante la tecnica del frottage.

LA MATERIA

VISITA – Materie a confronto. Attraverso il percorso di visita si vogliono riscoprire le materie come portatrici di una complessità di valori inespressi e sviluppare la propensione ad un nuovo sguardo che agisca creativamente sull’esperienza quotidiana. Indagando le diverse caratteristiche e potenzialità dei materiali utilizzati dagli artisti, il bambino prenderà coscienza delle proprie percezioni sensoriali e acquisirà la capacità di fare scelte compositive che superino gli stereotipi figurativi. La visita prevede una selezione di opere degli artisti: Fautrier, Colla, Burri, Fontana, Rotella, Manzoni, César, etc .

LABORATORIO – Silenzio, parla la materia… Si allestisce il laboratorio per favorire una conoscenza dei materiali fornita dai sensi, attraverso l’uso di tavolette tattili. Seguirà una verbalizzazione sull’esperienza e la creazione di una composizione di materiali su un supporto rigido a formare un grande libro tattile di tutta la classe, dove a comunicare non sono le parole, ma i frammenti di materia.

IL COLORE

VISITA – I colori del ‘900. Nel percorso di visita si intende evidenziare la ricerca degli artisti contemporanei sulle potenzialità espressive del colore: dalle prime esperienze percettive del Divisionismo Italiano, passando per le rigorose geometrie di Mondrian, fino alle esperienze degli astrattisti italiani, come la Accardi, e stranieri come Pollock, per concludere con il colore evocativo di Turcato.

LABORATORIO – La magia dei complementari. La sperimentazione sui colori complementari e sul rapporto tra figura e sfondo si concretizza in un collage realizzato con cartoncini colorati, con riferimento al lavoro di Carla Accardi che i ragazzi hanno potuto ammirare nelle sale della galleria.

L’ARTE E LA CITTA’

VISITA – Artisti e città. Si è deciso di incentrare la visita sull’esame di quelle opere da cui emergono alcuni dei procedimenti significativi con cui gli artisti, del primo e secondo novecento, hanno affrontato il tema della città. Le opere individuate sono quelle di: Giacomo Balla; Scipione (Gino Bonichi); Mario Mafai; Tancredi Parmeggiani; Tano Festa; Mimmo Rotella; Giulio Turcato; Mario Schifano

LABORATORIO – La mia città. Si lavorerà sulla pianta di Roma, evidenziando le geometrie nascoste nel tessuto urbano della città (forma delle piazze, direttrici principali, parchi e luoghi caratteristici). Successivamente dovrà rielaborare questo nuovo disegno geometrico su un foglio di carta